Bisogno di psicologi oggi - Psicologo Milano Pavia

OGGI


Perché vi è tanto bisogno di psicologi, oggi?

È una domanda che capita talvolta di sentire: "Ma perché oggi si ricorre spesso agli psicologi? Una volta non era così…"
Spesso la domanda sottintende un pensiero, più o meno di questo tipo: "Una volta ce la si cavava da soli".
Magari, di fronte a un dolore psichico, ci si rivolgeva a un confessore, a un padre spirituale, a qualcuno individuato come "guaritore". Ma, sovente, non ci si rivolgeva a nessuno.
A volte, quel dolore non lo si avvertiva quasi (ma c'era). A volte, si soffriva e basta.

Vi è da considerare che sono cambiate molte cose nel corso degli ultimi decenni, nei Paesi cosiddetti sviluppati.
Oggi la crisi economica colpisce duramente e purtroppo vediamo attorno a noi, nuovamente, tanta sofferenza dovuta anche a motivi economici. Ma bisogna tenere presente che, dopo la seconda guerra mondiale, vi sono stati lunghi decenni di relativo benessere e di stabilità. Che hanno comportato un notevole aumento dell'aspettativa di vita (in Italia, nel 1930, circa 55 anni; oggi più di 80), con netta diminuzione della mortalità infantile, progressi della medicina, del welfare… È grazie alla maggior durata e alla migliore qualità della vita che ha potuto in un certo senso svilupparsi l'"Homo psychologicus", l'uomo psicologico, che (detto in termini un po' semplicistici) ha tempo e modo per "avvertire" con maggiore accuratezza la propria mente, le proprie emozioni, e quindi anche il dolore psichico, soffrirlo e interrogarsi su di esso.

Naturalmente sappiamo che da sempre l'uomo si interroga su di sé e soffre psicologicamente, ne abbiamo testimonianze dall'antichità in poi. Chi non ricorda Giacomo Leopardi: "… dell'esser mio frale / Qualche bene o contento / Avrà fors'altri; a me la vita è male." (Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, 1830). O l'infelicità del personaggio di Flaubert, Emma Bovary, che la porterà persino al suicidio? E, come sappiamo, la psicoanalisi nacque già agli inizi del 1900, come cura delle gravi sofferenze psichiche dell'isteria. Ma queste domande e questi tormenti, erano, in un certo senso, esprimibili ed espressi solo da uomini e donne che perlopiù non si dovevano confrontare con la sopravvivenza materiale quotidiana. Un privilegio, dunque? Attorcigliamenti mentali di chi se li poteva e può "permettere"?

Crediamo che la questione sia molto più complessa, e non è possibile affrontarla qui in tutte le sue sfaccettature.
Non si può che rallegrarsi del fatto che l'uomo si svincoli da bisogni primari: cibo, acqua, riparo, sicurezza individuale… (e sappiamo che per una grandissima parte dell'umanità non è ancora così).
Certo, la soddisfazione di tali bisogni, che sono comuni agli animali, porta all'emersione di altri, come ben evidenziato dallo psicologo A.H. Maslow, nella sua celebre "piramide dei bisogni".
Essere uomini e donne liberi da bisogni primari implica dunque la possibilità di sentire di più, pensare di più. Su se stessi, le proprie relazioni con gli altri, il senso della vita.
Comporta anche spesso che i nodi dolorosi che le generazioni precedenti non hanno potuto sciogliere nel corso della loro esistenza "arrivino al pettine" nelle generazioni successive. E così, senza naturalmente volerlo o saperlo, alcuni genitori hanno consegnato - psichicamente - i loro dolori ai figli, e a volte sta a questi ultimi elaborarli.
Un altro fattore da considerare è che in generale, in molte realtà, è diminuita la fatica fisica, mentre è aumentata quella mentale. La vita sedentaria non aiuta, il corpo ne risente, e a volte questo si traduce in forme d'ansia generalizzata (un banale suggerimento: fare anche attività fisica, non dimenticarsi del proprio corpo!)
La complessità del mondo moderno è tale da porre noi tutti di fronte a una mole di informazioni, relazioni, compiti, scelte, che facciamo fatica a gestire. Spesso i bambini ne risentono per primi.

Questi, alcuni dei fattori in gioco. Il ricorso a uno psicologo in caso di forte sofferenza psichica non è un capriccio, ma un reale bisogno dell'essere umano di quest'epoca, un bisogno al quale un intervento psicologico può contribuire a dare buone risposte.


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