Un mondo complesso - Psicologo Milano Pavia

OGGI


Un mondo complesso

Chi non si sente smarrito di fronte alla complessità del mondo di oggi?
Una paziente che vive in una grande città racconta: "Non riesco più ad accendere il televisore o la radio... a stare sui social... mi sento invasa da notizie, problemi epocali, a cui sembra che non sia più possibile dare risposta... eppure anche così non riesco a essere tranquilla... del resto basta uscir fuori di casa per incontrarlo, questo mondo complesso".
Vi sono persone più o meno sensibili, persone che vivono in contesti più o meno probematici, ma è innegabile che viviamo in un'epoca che ci sottopone di continuo a un confronto con una realtà "globale" di cui risaltano più gli aspetti difficili di quelli progressivi. Sicuramente questo è dovuto anche a un'informazione a getto continuo, martellante: le notizie arrivano in tempo reale da ogni parte del mondo, in tv, tramite internet, sui giornali... E perlopiù non sono buone notizie. Dipende in parte anche dall'inclinazione al sensazionalismo dei media, ma sappiamo che non è solo questo, che i problemi reali ci sono.

Che fare?

Innanzitutto, provare a inquadrare in modo diverso, più ampio, le questioni che ci pone la contemporaneità, vederle in una prospettiva che è anche storica e collettiva
(vedi anche Cambiare prospettiva) e considerare che la storia dell'umanità è fatta anche di progresso. Problemi e difficoltà materiali maggiori delle nostre sono state vissuti dalle generazioni precedenti. Certo, in parte, nel mondo Occidentale, qualche tempo dopo la seconda guerra mondiale, il benessere economico ci aveva abituato a un agio maggiore, e a preoccupazioni per il futuro minori (vedi per esempio l'attuale questione ambientale e climatica... però negli anni '50-'60 si conviveva con la Guerra fredda e la paura della bomba atomica, tanto per dirne una).

Inoltre, impegnarsi individualmente, per quel poco che ciascuno può fare, per migliorare la vita altrui e la propria, per non subire passivamente e con senso di impotenza ciò che accade, e, se si riesce, agire insieme ad altri: solidarietà e unione delle forze non solo possono dare buoni risultati ma moltiplicano fiducia ed energia. L'interconnessione digitale, in questo senso, può essere anche una risorsa preziosa, per costruire reti (che poi però vanno "immesse" nella realtà, non rimanere solo virtuali).
Pensare ai giovani, occuparsi di loro, anche perché è nelle generazioni future che, in qualche modo, andrà avanti la nostra storia.

Infine, prendersi delle pause, rigenerarsi ogni tanto, con una passeggiata, una nuotata, un'attività fisica che aiuti a "svuotare" un poco la mente.
Stare con le persone care. Gustare un pranzo o una cena in compagnia. Concedersi quando possibile un giorno di ozio e di riposo.
E cercare il contatto con la bellezza: di un'opera d'arte, della musica, della natura.
Considerare quanto di positivo sanno creare realtà associative, culturali, di volontariato.
Cercare il buono e il bello di questo mondo complesso: perché ci sono.


Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.

Mahatma Gandhi


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