Psicoterapia, La danza della giovinezza - psicologo Milano-Pavia

Psicoterapia


Come si svolge?

La nostra psicoterapia si basa sulla comunicazione attraverso la parola. La persona che si rivolge a noi parla liberamente dei propri problemi, pensieri, sensazioni, emozioni, desideri, timori. La "regola fondamentale", quella suggerita da Freud, è proprio quella di lasciar fluire i propri pensieri in grande libertà, a seconda di come si presentano di volta in volta. Il metodo è quello, appunto, delle “libere associazioni”. È importante che il paziente senta di poter esprimere tutto ciò che pensa e prova, anche rispetto al terapeuta. Non è importante che vi sia un ordine “logico”, perché il nostro lavoro mira anche a indagare il pensiero inconscio, che segue una proprio percorso, più emotivo che razionale.

Riuscire a individuare gli aspetti inconsci è fondamentale in una psicoterapia, perché sono questi che maggiormente determinano il modo di essere di un individuo. Si tratta di ritrovare in se stessi verità emotive profonde di cui, intimamente, si è a conoscenza, ma che per vari motivi sono state occultate, nascoste. Poter affrontare in modo più consapevole tali verità è terapeutico. Un altro aspetto fondamentale della cura è la relazione stessa che si viene a creare fra terapeuta e paziente.

Particolare attenzione viene da noi posta ai sogni, che spesso ci appaiono bizzarri e non immediatamente comprensibili. Grazie anche alle libere associazioni possono essere analizzati e almeno in parte interpretati, costituendo così una risorsa importante per rintracciare i vissuti inconsci.
A ogni modo, qualsiasi discorso del paziente è importante, comunque si svolga e qualsiasi siano i contenuti.

Il percorso terapeutico, per i delicati temi interiori che tocca, può comportare qualche difficoltà. Ma non è solo questo: perlopiù comporta sollievo, sensazione di essere profondamente capiti, scoperta – seduta dopo seduta – di un mondo interiore e di risorse personali che non si immaginavano.

La nostra psicoterapia può svolgersi vis-à-vis (seduti, uno di fronte all'altro) oppure utilizzando il lettino, su cui il paziente si accomoda mentre il terapeuta rimane seduto alle sue spalle, non visibile. Sdraiato sul lettino, senza contatto visivo, il paziente può maggiormente rilassarsi e concentrarsi su pensieri ed emozioni del momento, una modalità che favorisce le libere associazioni. L'uso del lettino dipende da vari fattori, fra cui la frequenza delle sedute (il lettino è più spesso utilizzato quando le sedute sono maggiormente ravvicinate). A ogni modo, anche se il terapeuta lo propone, sta poi al paziente sentire se per lui è uno strumento utile e decidere se accettarlo o meno.



© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014