A volte, invece, la strada che si intraprende è diversa. Gli psicofarmaci agiscono anch'essi,
per esempio, sui neurotrasmettitori: inducono così cambiamenti negli stati d'ansia e stress o nel
tono dell'umore e magari, indirettamente, migliorano un disturbo fisico.
Quello che gli
psicofarmaci non possono fare, però, è contribuire a risolvere i problemi che sono eventualmente
alla base di ansia e stress o umore depresso.
A nostro avviso possono essere utili in situazioni di grande ansia, depressione, pensieri ossessivi e
altri sintomi molto disturbanti, quindi in una fase di malessere acuto e persistente.
Ovviamente il
nostro obiettivo è che, grazie alla psicoterapia, i problemi psicologici eventualemente sottostanti
vengano man mano elaborati e superati e che quindi non vi sia più, possibilmente, bisogno di
farmaci. All'occorrenza, collaboriamo con psichiatri di nostra
fiducia o con quelli che già hanno in cura il paziente.
© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014