Questa è la situazione attuale in Italia, dopo l'approvazione della Legge 56 del 1989.
Lo psicologo è laureato in psicologia, abilitato alla professione da un esame di Stato e iscritto all'Albo degli psicologi. Non può prescrivere farmaci.
Lo psicoterapeuta, dopo essersi laureato in psicologia o in medicina, ha fatto una scuola di specializzazione di almeno quattro anni riconosciuta dallo Stato. Uno psicoterapeuta, per la sua formazione, deve inoltre essersi impegnato a sua volta in un lavoro di psicoterapia come “paziente”: per conoscere meglio se stesso e affrontare con maggior consapevolezza i problemi delle persone che a lui si rivolgono. Entrambe, Emilia Spada e Monica Kleinefeld, abbiamo avuto anche questa formazione.
Sia lo psicologo (lo psicologo cosiddetto “clinico”) sia lo psicoterapeuta si occupano dei problemi psicologici delle persone, ma solo lo psicoterapeuta, essendo specializzato, è autorizzato a veri e propri percorsi di psicoterapia, di cura approfondita e protratta nel tempo.
Lo psichiatra è un medico che, dopo la laurea e l'abilitazione, si è specializzato in psichiatria. Essendo medico, può prescrivere farmaci (così come lo psicoterapeuta che abbia fatto medicina prima della specializzazione in psicoterapia).
In Italia la legge non regolamenta la professione di psicoanalista, termine che di solito si utilizza per professionisti formatisi in alcune specifiche scuole (freudiana, junghiana, lacaniana...) A ogni modo, oggi di solito uno psicoanalista è uno psicologo o un medico che è anche psicoterapeuta.
© Riproduzione riservata - 10 Ottobre 2014
